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Entra nella fase operativa l´iter del marchio del Parco di Porto Conte

Entra nella fase operativa l´iter procedurale del progetto del marchio del Parco Regionale di Porto Conte e delle rete delle aree protette del nord Sardegna e della Corsica. Un importante iniziativa che potrà dare quell´auspicato valore aggiunto al territorio e che potrà offrire ai visitatori dei prodotti e dei servizi la cui qualità risponde a certi parametri rispettosi dell´ambiente circostante, facendo si che i prodotti e servizi che vengono offerti siano riconoscibili all´esterno come prodotti di qualità. «Alle procedure di accreditamento potranno aderire tutti gli operatori economici interessati -spiega il presidente del Parco di Porto Conte Francesco Sasso - e proprio in questi giorni è iniziata la fase del censimento dei prodotti e dei servizi. Questa attività è funzionale alla conoscenza del contesto economico in cui operano le aziende nel territorio del parco, necessaria per costruire un sistema di qualità che parta dalla realtà esistente per poi stabilire i requisiti addizionali di qualificazione delle aziende a standard di qualità superiori.» I contesti economici racchiudono differenti attività produttive, per questo è necessaria l´articolazione del marchio in almeno 3 tipologie di prodotti/servizi, che servono per classificare le attività economiche che vi aderiscono. Nell´ambito del progetto comunitario Retraparc è stata anche avviata la registrazione internazionale del Marchio e la stesura dei Disciplinari e dei regolamenti, necessari per la concessione del marchio, e che baseranno la loro efficacia sull´origine del prodotto, sul processo di produzione, sulla soddisfazione dei requisiti ambientali e sull´impegno per un comportamento ambientale sostenibile e rispettoso dell´ambiente in cui l´azienda opera. ´L´adesione al Marchio del Parco sarà volontaria ed un elemento importante nella valutazione dei criteri di accesso-spiega il direttore del Parco di Porto Conte Vittorio Gazale- sarà la presenza contestuale di altre tipologie di certificazione di cui alcune imprese sono già dotate. Per esempio il fatto che certe aziende agroalimentari posseggano già la certificazione di prodotto biologico, o che altre abbiano aderito agli standard ISO 9001, ISO 14001 o EMAS, così come alcune imprese ricettive si siano dotate del marchio Ecolabel europeo, sono elementi che verranno considerati nel momento in cui verrà stabilita la soglia minima di accesso per ottenere il Marchio del Parco.´ Nell´ambito dei processi di certificazione da segnalare che il Direttore Gazale e il presidente Sasso parteciperanno da domani 14 al 16 ottobre ad un work-shop nel Parco Regionale della Maremma, all´interno di un progetto patrocinato dalla Federazione Italiana dei Parchi e dall´Associazione Italiana Agricoltura Biologica, proprio per dare ai Parchi la possibilità di certificare la produzione biologica. Tutte le imprese interessate per avere maggiori informazioni possono visitare e scaricare le schede di interesse dal sito www.parcodiportoconte.it

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