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Stagno Calich, il Parco di Porto Conte mette a disposizione due anni di analisi e monitoraggi

Oltre due anni di continui monitoraggi sulle acque dello stagno del Calich, prima e dopo cioè dell´effettiva messa in funzione del depuratore di San Marco. Una mappatura dunque, puntuale e scientifica è in possesso del Parco Regionale di Porto Conte che si dice pronto a metterla a disposizione se servisse per affrontare il problema della anomala colorazione delle acque lungo la fascia costiera. L´Ente Parco è infatti, direttamente competente sullo stagno che rientra all´interno dell´area protetta ed è anche responsabile della sua conservazione che purtroppo rimane vittima di ciò che avviene all´esterno cioè a livello di bacino idrografico. [QUOTE]L´area umida è anche una zona di protezione speciale - spiega il direttore del Parco Vittorio Gazale - ed è per questo che noi abbiamo l´obbligo istituzionale di effettuare monitoraggi ambientali costanti non solo sulla componente acquatica, ma anche su tutte le altre componenti ecosistemiche.[/QUOTE] L´Ente di Casa Gioiosa dunque non è rimasto immobile di fronte al problema che interessa la fascia costiera da Fertilia ad Alghero, ma anzi ha moltiplicato i controlli e le analisi in maniera responsabile e riservata, relazionando il tutto in maniera scientifica grazie ad un specifico protocollo di azione attuato con il Dipartimento di Scienze botaniche, ecologiche e geologiche dell´Università di Sassari. [QUOTE]I dati in nostro possesso confermano lo stato di alterazione delle acque, ma non descrivono una situazione eccessivamente allarmante per l´ecosistema-spiega il direttore del Parco Vittorio Gazale- occorre precisare infatti che a differenza di altri sistemi lagunari sardi non si è mai registrata alcuna moria di pesci. Il problema della colorazione delle acque dovuta essenzialmente ad un carico di nutrienti eccessivo, ma in modo specifico più ad uno spostamento fisico di acque verso l´esterno, esiste e bisogna affrontarlo partendo da una puntuale verifica di tutti gli sversamenti attivi che arrivano dall´intero bacino idrografico.[/QUOTE] Secondo i vertici del Parco di Porto Conte comunque sarebbe più opportuno cercare immediatamente un confronto serrato tra istituzioni competenti in materia, che creare ulteriore allarmismo che potrebbe certamente essere molto devastante per l´economia e l´immagine complessiva del territorio. Nell´ultimo campionamento di acque effettuato lunedì scorso i tecnici dell´Ente Parco e dell´Università di Sassari hanno comunque rilevato un netto miglioramento della situazione per lo meno in termini di livello di acque presenti all´interno della laguna, segno che lo sversamento del depuratore di San Marco non sta avvenendo più come prima. Campionamenti di acque sono stati prelevati inoltre anche lungo tutto la fascia costiera compresa tra il porto di Fertilia e l´ospedale marino che comunque lunedì apparivano del loro colore naturale perfino davanti all´imboccatura del porto di Fertilia. [QUOTE]Come Ente Parco Regionale siamo a disposizione della Regione e del Comune di Alghero - conclude il presidente del Parco di Porto Conte Francesco Sasso - per fornire il nostro supporto come ente preposto alla conservazione e monitoraggio dell´importante area umida. E auspichiamo il nostro coinvolgimento già dall´incontro che verrà convocato a breve dal presidente della Giunta regionale Cappellacci.[/QUOTE]

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