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Oltre 50 le comunicazioni scientifiche registrate al Simposio sull´avifauna che si apre giovedi

Alla quattro giorni di lavori del summit scientifico sull´avifauna in programma da giovedi 13 ottobre, spalmati tra la sala convegni del chiostro di San Francesco nel centro storico e Tramariglio unitamente ad escursioni nel territorio protetto, parteciperanno in totale 54 gruppi di lavoro internazionali con ben 31 comunicazioni scientifiche e 23 poster. Oltre una dozzina le nazioni rappresentate dai ricercatori iscritti al Simposio.

Insomma un summit scientifico che non poteva trovare migliore "location" in Alghero e nella Sardegna per viaenbsp; dell´importanza comunitaria che riveste l´isola nell´ambito dei processi migratorienbsp; e riproduttivi dell´avifauna dell´intero Mediterraneo. L´area protetta regionale di Porto Conte costituisce poi un importante "hotspot" per diverse specie di uccelli marini. Basti pensare che le falesie di Capo Caccia con le isole Piane e Foradada, ospitano circa il 30% della popolazione italiana dell´Uccello delle tempeste, il 10% circaenbsp; della popolazione italiana della Berta maggiore, il 2% della popolazione della Berta minore e il 10% circa del Marangone dal ciuffo. Tra gli argomenti principali che verranno sviluppati nel corso della quattro giorni di lavori figurano: ecologia e migrazione delle berte, dei marangoni dal ciuffo, degli uccelli delle tempeste,enbsp; delle rondini di mare e gabbiani, monitoraggio dell´avifauna marina-costiera nelle aree protette, gestione e azioni di conservazione per l´avifauna marina e il suo habitat. "Siamo orgogliosi e onorati di ospitare e contribuire alla migliora riuscita di questo importante raduno scientifico-spiega il presidente del Parco di Porto Conte Francesco Sasso- non foss´altro per il fatto che la nostra area protetta può vantare nel suo inventario faunistico una larga rappresentanza di uccelli, oltre settantacinque specie. La categoria sistematica insomma più rappresentativa. Oltre all´avifauna marina mi piace ricordare altre tre importanti presenze lungo le falesie quali il falco pellegrino, il grifone e il falco pescatore. Proprio su quest´ultima specie stiamo lavorando per favorirne il ritorno alla nidificazione. Al momento infatti gli individui sono solo di passaggio."

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