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Al falco pescatore piace lo stagno del Calich piuttosto che le falesie di Capo Caccia, ecco i primi risultati del monitoraggio effettuato nell´ultimo anno grazie ad un progetto specifico

nido_di_falco_pescatore_con_sagoma_artificialeAl falco pescatore piace la laguna del Calich piuttosto che le falesie di Capo Caccia. Questi i primi risultati del piano di monitoraggio avviato dal Parco di Porto Conte nell´ambito delle attività legate alla gestione del sito di interesse comunitario ITB010042 di ´Capo Caccia e Punta Giglio con le isole Foradada e Piana´.

Il piano di monitoraggio sul falco pescatore condotto dal Parco naturale regionale di Porto Conte in collaborazione con la locale sezione della LIPU e la consulenza scientifica del ornitologo locale Antonio Torre e dei tecnici del Parco regionale della Corsica produce i suoi primi frutti. La specie ornitica ormai non più nidificante nell´area protetta regionale sta invece dimostrando di gradire di nuovo l´ambiente algherese ed in particolar modo lo stagno del Calich dove è piuttosto frequente la sua presenza. Il progetto di monitoraggio ha previsto in collaborazione con i tecnici del Parco regionale della Corsica l´installazione di nidi artificiali e di sagome in legno del falco pescatore allo scopo di attirare la specie e favorirne la permanenza anche per la riproduzione. Per ora si è evidenziato solo l´avvicinamento dei falchi ai nidi e non la loro permanenza, ma i tecnici che stanno conducendo il monitoraggio sono fiduciosi. Da segnalare intanto che durante le operazioni di osservazioni svolte nello stagno del Calich dove è stato installato un altro nido artificiale su un isolotto, è stato avvistato e fotografato un esemplare di falco pescatore inanellato in Corsica. Un osservazione significativa che sarà condivisa nell´ambito delle operazioni di censimento delle specie migratrici con i partner francesi del Parco regionale della Corsica. La realizzazione del progetto è stata possibile grazie ad un finanziamento di 25mila euro erogato dalla Regione Sardegna al Comune di Alghero che lo ha a sua volta girato per competenza al Parco di Porto Conte.riccardo_paddeu_falco_pescatore_calich ´Il progetto di monitoraggio di questa importante specie protetta-spiega il direttore del Parco di Porto Conte Vittorio Gazale-non solo ci ha consentito di assolvere in maniera efficace il nostro ruolo di verifica e salvaguardia, ma ci ha consentito di attivare percorso di condivisione e costruzione di partnership con i colleghi dei Parchi francesi della vicina Corsica con cui abbiamo aperto un dialogo anche nell´ambito della costituzione della rete trasfrontaliera delle aree protette.´ A breve intanto partirà anche un progetto volto a favorire il ritorno alla nidificazione delle falesie dell´avvoltoio grifone attraverso la riattivazione del carnaio di Punta Cristallo. Questa volta il braccio operativo del Parco di Porto Conte sarà l´Ente Foreste della Sardegna nei cui terreni si trova anche il carnaio che verrà riattivato.

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