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I falchi si fermano al Calich

Torna a volare il falco pescatore nel territorio del parco. Era dagli anni Sessanta che sulle falesie di Punta Cristallo non si vedevano i nidi. Quelli attuali, infatti, sono artificiali, installati (insieme a delle sagome di falco) lo scorso aprile da alcuni scalatori francesi, nell´ambito di un progetto nato in collaborazione con la Corsica e la sezione locale della Lipu. TRUCCHI PER FALCHI. Uno stratagemma per convincere alcuni esemplari di questa specie protetta (dalla convenzione di Berna e dalla direttiva comunitaria 409/79) a tornare a popolare il costone a picco sul mare. In parte l´esperimento è riuscito. Il piano di monitoraggio sul falco pescatore condotto dal parco naturale regionale di Porto Conte con la consulenza scientifica dell´ornitologo Antonio Torre e dei tecnici dell´area protetta della Corsica, sta producendo i primi frutti. AVVISTAMENTI AL CALICH. Alcuni esemplari hanno dimostrato di gradire l´ambiente algherese e, in particolar modo, lo stagno del Calich. «Per ora si è evidenziato solo l´avvicinamento dei falchi ai nidi e non la loro permanenza - sottolineano i vertici dell´azienda speciale - ma i tecnici che stanno conducendo il monitoraggio sono fiduciosi. Da segnalare, intanto, che durante le operazioni di osservazione svolte nello stagno del Calich, dove è stato installato un altro nido artificiale su un isolotto, è stato avvistato e fotografato un esemplare di falco pescatore inanellato in Corsica». La realizzazione del progetto è stata possibile grazie a un finanziamento di 25mila euro erogato dalla Regione al Comune di Alghero che, a sua volta, lo ha girato per competenza al parco di Porto Conte. «Il progetto di monitoraggio di questa importante specie protetta - spiega il direttore Vittorio Gazale - non solo ci ha consentito di assolvere in maniera efficace il nostro ruolo di verifica e salvaguardia, ma ci ha consentito di attivare un percorso di condivisione e costruzione di partnership con i colleghi dei parchi francesi della vicina Corsica con cui abbiamo aperto un dialogo anche nell´ambito della costituzione della rete transfrontaliera delle aree protette». PROGETTO GRIFONI. A breve partirà un ulteriore progetto per favorire il ritorno alla nidificazione delle falesie dell´avvoltoio grifone attraverso la riattivazione del carnaio di Punta Cristallo. Questa volta il braccio operativo del parco di Porto Conte sarà l´Ente foreste della Sardegna. Il numero di esemplari, infatti, negli ultimi decenni si è drasticamente ridotto, di qui l´idea di trasferire in Riviera alcuni grifoni provenienti dalla riserva di Bosa e di riaprire la mangiatoia per rapaci. Caterina Fiori

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