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Perché sparai alla mia amante: un progetto di educazione all´ambiente, al rispetto delle donne e alla legalità.

il-giardino-botanico-a-casa-gioiosa-1Perché sparai alla mia amante: un progetto di educazione all´ambiente, al rispetto delle donne e alla legalità. Il Parco naturale regionale di Porto Conte con il suo centro di educazione ambientale al lavoro con le scuole per far riflettere le nuove generazioni partendo dal vissuto dei detenuti transitati nell´ex colonia di Tramariglio oggi sede del Parco su dibattuti temi della legalità e della violenza sulle donne.

E´ in corso da qualche settimana con il coinvolgimento di alcune scuole superiori di Sassari, Porto Torres ed Alghero un progetto di educazione all´ambiente, al rispetto delle donne e alla legalità promosso dal centro di educazione ambientale del Parco di Porto Conte che prende forma facendo rivivere la storia di un detenuto della colonia penale di Tramariglio (oggi sede del Parco), uno stalker di 80 anni fa che tentò di uccidere una ragazza di cui si era invaghito. Un progetto che ha consentito la pubblicazione di questa storia vera contenuta oggi in un volume dal titolo ´Detenuto matricola n. 555: Perché sparai alla mia amante´, edito da Carlo Delfino, curato da Vittorio Gazale e Antonello Serra. Un volume di 190 pagine inserito nella collana I quaderni del Parco di Porto Conte con l´introduzione del penalista e attuale consigliere di amministrazione del Parco Edoardo Morette. Il lavoro rappresenta una tessera preziosa del lavoro di recupero dell´archivio della Colonia Penale di Tramariglio. Un´imponente attività di ricerca di documenti, fascicoli e articoli delle cronache del tempo svolta da alcuni detenuti in articolo 21 delle Case Circondariali di Sassari e Alghero con l´aiuto e la consulenza dei tecnici degli Archivi di Stato e del Provveditorato Regionale. Ad oggi, il lavoro ha già permesso la schedatura e il riordino di tutto il materiale cartaceo del vecchio archivio, circa 100 m lineari di documentazione, la realizzazione di alcune pubblicazioni e l´allestimento di un museo della memoria localizzato nell´area delle vecchie celle di rigore della Diramazione Centrale di Tramariglio, oggi sede del Parco di Porto Conte. Il tema della pubblicazione, di estrema attualità, ha permesso di soffermarsi su alcuni dati drammatici come il numero dei procedimenti per stalking in Italia, oltre 10.000 all´anno: il 91% degli imputati è di sesso maschile, mentre il 90% delle vittime di sesso femminile. Un dato agghiacciante rispetto al quale purtroppo si dimostra che dal 1937 non sono stati fatti molti passi avanti: questo genere di delitti si ripete con preoccupante ciclicità. Il che ha fatto riflettere i ragazzi degli istituti superiori delle scuole di Sassari, Porto Torres ed Alghero, attraverso delle domande studiate appositamente dall´esperto penalista Edoardo Morette. I risultati del lavoro fino ad oggi sviluppato nei vari incontri nelle scuole, hanno fortunatamente messo in evidenza la maturità delle giovani generazioni che fanno ben sperare per il futuro. La parte più emozionante del progetto sarà la presentazione degli elaborati prodotti dai ragazzi: scritti, poesie, power point, videoclip. Dopo il grande successo di Sassari al Teatro Civico e di Porto Torres, mercoledì 4 novembre sarà la volta dei ragazzi di Alghero che si incontreranno nel terzo e ultimo incontro al teatro civico. Il progetto avrà un altro momento importante il 25 novembre che è la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, quando verrà organizzata una grande mostra a Tramariglio, sede del Parco di Porto Conte, ed una mostra virtuale visitabile nel sito www.parcodiportoconte.it, con tutti gli elaborati dei circa 400 studenti partecipanti.

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