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Bloom algale al Calich, analisi dell´Arpas nei primi giorni della settimana prossima, intanto è stato elevato il grado di attenzione sulla laguna con una tavolo tecnico interistituzionale

calich-vedutaBloom algale nella laguna del Calich. Saranno eseguite nei primi giorni della settimana prossima da parte dei tecnici dell´Arpas con il supporto del Parco di Porto Conte attente indagini chimico-fisiche e di verifica e determinazione delle specie di macroalghe proliferate in modo anomalo in modo particolare nelle porzioni meno profonde dell´area umida. Nella riunione convocata dal Parco di Porto Conte con Arpas, Agris, Istituto Zooprofilattico, Area Marina protetta di Capo Caccia e Università si è concordata inoltre la costituzione di un tavolo tecnico permanente funzionale all´innalzamento del livello di attenzione sulla laguna per una gestione sostenibile e produttiva dell´importante compendio naturalistico.

Saranno eseguite nei primi giorni della settimana prossima attente indagini chimico-fisiche, di verifica della qualità delle acque e di determinazione delle specie di macroalghe che hanno generato, in modo particolare nelle porzioni meno profonde dell´area umida, un suggestivo quanto preoccupante tappeto verde. I campionamenti saranno svolti dai tecnici dell´Arpas in stretto accordo con il Parco di Porto Conte. In attesa di tali verifiche si conferma l´ipotesi iniziale circa l´origine dell´insolito bloom algale invernale. E cioè che tale crescita algale sia da attribuirsi presumibilmente all´aumento delle temperature che, data la presenza di concentrazioni importanti di nutrienti e all´irraggiamento solare, ha determinato la proliferazione. Nel corso della riunione convocata dalla direzione del Parco di Porto Conte, alla quale ha partecipato anche l´assessore all´ambiente Raniero Selva ed i rappresentanti di Arpas, Agris, Istituto zooprofilattico Università di Sassari, dipartimento di veterinaria, Area Marina Protetta di Capo Caccia, si è anche concordata la costituzione di un tavolo tecnico permanente tra tutti gli enti allo scopo di elevare il livello di attenzione sulla laguna mettendo finalmente a sistema dati e le varie attività condotte dai singoli enti. Ciò consentirà non solo di evitare ´ridondanze´ di campionamenti, ma soprattutto l´ottimizzazione delle risorse messe in campo in funzione anche della esigenza condivisa di rendere veramente produttiva e sostenibile la gestione dell´area umida del Calich. Da tempo si parla di produttività ittica all´interno della laguna e dai dati disponibili emerge un quadro sul potenziale dell´area umida decisamente confortante sulla varietà e qualità delle specie ittiche e sul valore potenziale sulle possibili produzioni di mitili. Ma per queste ultime manca la classificazione delle acque, ed è necessario anche capire il livello della stato di salute delle acque del Calich. Si sono già svolte ricerche in tal senso, ma ora l´obbiettivo è mettere a sistema le basi di dati disponibili, completare uno ´screening´ complessivo e la redazione di un dossier organico sulla stato ambientale della risorsa. In tal senso sarà quanto mai utile il progetto denominato ´Retralags´ messo a punto dal Comune di Alghero e finanziato con fondi europei che punta alla costituzione di una vera e propria ´governance di laguna´.

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