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Gli itinerari del Parco di Porto Conte: Archeo-natura 2

Storia, archeologia, cultura e antiche tradizioni, il tutto immerso in una natura incontaminata e nei profumi della macchia mediterranea. In questo breve itinerario, ideale da svolgere in un giorno, troverete tutto questo e molto di più.


Partendo dal Porto di Alghero, dirigetevi verso l’area del Parco di Porto Conte che racchiude in sé paesaggi di incomparabile bellezza, ecosistemi di rilevanza internazionale e una elevata diversità biologica. Qui l’uomo è riuscito a convivere serenamente con la natura circostante: infatti la presenza umana è riscontrata già dal neolitico nella Grotta Verde, al cui interno sono stati ritrovati resti fossili umani, vasi in ceramica ed enigmatici graffiti, e nelle tante testimonianze nuragiche come il grande complesso di Palmavera, punto di inizio del vostro itinerario, gestito dalla cooperativa SILT, che svolge le visite guidate.


L’insediamento, realizzato e utilizzato fra il 1500 e l’800 a.C. circa, è composto da un villaggio di 50 capanne circolari e da un grande nuraghe, la cui torre principale è alta ben 8 metri e ha un diametro di 9. Questo complesso megalitico, risalente a quasi 4000 anni fa, è realizzato esclusivamente con l’impiego di calcare e arenaria, senza malte e collanti, ed è per molti aspetti ancora avvolto dal mistero. Vanta infatti la capanna delle riunioni più grande della Sardegna e questo testimonia come fosse un complesso tra i più importanti dell’isola.


Siamo a soli 1,5 km dal mare e a circa 10 km dalla seconda tappa di questo itinerario, Casa Gioiosa, sede istituzionale del Parco. Entriamo quindi nell’insediamento di Tramariglio: in questa struttura e in numerose altre diramazioni vicine, dal 1941 al 1961, vissero i detenuti dell’ex colonia penale agricola che oggi è possibile riscoprire nel suggestivo percorso del “Museo multimediale della memoria carceraria G. Tommasiello”. Grazie a pannelli touch screen e ambienti ricreati tridimensionalmente con gli oggetti di vita del carcere, potrete addentrarvi nella quotidianità della colonia, visitando celle e ambienti originali, arricchiti dalle testimonianze di chi realmente visse a Tramariglio in quel periodo.


Dopo la visita, della durata di circa 45 minuti, non tralasciate una passeggiata nel giardino botanico presente nel cortile interno di Casa Gioiosa. Da qui potrete accedere al Centro di Educazione Ambientale, al parco tematico “Il Piccolo Principe” con la mostra artistica del Maestro Elio Pulli e al “Centro multimediale Teléia” in cui immergervi virtualmente nelle acque dell’Area Marina Protetta Capo Caccia - Isola Piana, tra grotte, pesci e coralli.


Se cercate pace e tranquillità, ospitalità rurale, antichi sapori e tradizioni, il vostro punto di approdo è l’Agriturismo La Genziana (Reg. Sa Segada 111 – Tel. +39 079 935121/+39 3405645194). Prenotando almeno con un giorno di anticipo, potrete rilassarvi e rifocillarvi con un’ottima degustazione di prodotti a km zero, tra cui formaggi, salumi, miele, dolci tipici e prelibatezze locali. Se vorrete sperimentare i ritmi e i gesti della vita contadina, potrete partecipare attivamente ad alcune attività stagionali dell’azienda agricola, come la lavorazione del formaggio, la preparazione della pasta fresca o dei dolci sardi, la tosatura delle pecore o la loro mungitura. Grazie alla fattoria didattica inoltre, bambini e adulti possono imparare come vivono gli animali, l’importanza della tradizioni e del contatto con la natura.


Il nostro itinerario si conclude con la scoperta della massima espressione sepolcrale preistorica di tutto il nord Sardegna: infatti, a soli 3 km, troviamo la suggestiva necropoli di Anghelu Ruju. Si tratta di un complesso neolitico di ben 38 tombe ipogeiche scavate nell’arenaria, dette “domus de janas” o “case delle fate”. Risalgono a 5 millenni fa, ma ancora oggi si possono vedere le decorazioni a rilievo legate al culto dei defunti come corna taurine, rappresentanti la divinità che doveva proteggere il sonno eterno, le false porte, che simboleggiano l’ingresso nell’aldilà e la presenza di ocra rossa, rappresentazione del sangue e della rigenerazione dopo la morte.


Un itinerario in quattro tappe ideale per chi vuole conoscere la storia millenaria di questi luoghi immersi nella natura e visitare in modo assolutamente attivo e interessante l'area protetta del Parco di Porto Conte.


Progetto realizzato grazie al fondo europeO di sviluppo regionale INTERREG - CIEVP.


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