Cronaca degli straordinari anni 50´ e 60´ del secolo scorso che cambiarono il volto della Sardegna e nel caso specifico della Nurra dal punto di vista agricolo e fondiario , raccontati in un reportage di foto d´epoca. L´iniziativa è dell´Agenzia Laore che ha ereditato il patrimonio storico e professionale dell´Ersat e ancor prima dell´Etfas, ente di trasformazione fondiaria e agraria in Sardegna. La mostra è patrocinata dall´Assessorato regionale alla Pubblica Istruzione e gode del supporto del Parco di Porto Conte Venerdì 29 Luglio alle ore 17,30 l´inaugurazione della mostra fotografica itinerante nella sala mostre di Casa Gioiosa a Tramariglio, sede del Parco Naturale Regionale di Porto Conte. Si tratta della prima tappa che coniuga ambiente e storia umana di trasformazione fondiaria. La mostra infatti rimarrà a Tramariglio fino al 24 agosto per poi essere riallestita a Guardia Grande e successivamente a Santa Maria la Palma e Sa Segada, tutte borgate agrarie della Nurra algherese. «Quest´anno ricorre il 60^ anniversario della riforma agraria in Sardegna - spiega il direttore generale dell´Agenzia Laore Antonello Usai - e abbiamo ritenuto doveroso rendere omaggio ad un periodo di intense modifiche del profilo agrario dell´isola. La Regione Sardegna attraverso l´ETFAS e prima ancora con L´Ente di colonizzazione Ferrarese e l´Ente sardo di colonizzazione, ha rivestito infatti nella realizzazione di questa imponente opera di bonifica un ruolo incisivo, documentato oggi da un prezioso patrimonio fotografico storico». La mostra è un vero e proprio percorso della memoria che, attraverso le immagini dei territori e delle persone protagonisti di quegli interventi, permette di cogliere i mutamenti prodotti nel contesto agricolo, rurale e sociale in cui oggi, in una attività mai interrotta. L´Agenzia Laore, dopo l´ETFAS e l´ERSAT, prosegue la sua azione, sostenendo ancora lo sviluppo dei sistemi agricoli in un ottica economico-produttiva e proponendo i più moderni concetti di filiera e di multifunzionalità dell´ambiente rurale. La mostra è strutturata per sessioni espositive dedicate alle immagini dei territori di Alghero, Campanedda, Fertilia, Guardia Grande, Maristella, Sa Segada, Santa Maria La Palma e Tottubella, Villassunta. «L´obiettivo - conclude il direttore Usai - è chiaramente quello di sviluppare, in particolare nelle nuove generazioni, la conoscenza della nostra storia, del patrimonio identitario e dei valori che hanno contribuito attraverso la realizzazione di quest´opera allo sviluppo sociale ed economico della Sardegna. Laore Sardegna, che di quell´azione e di quella missione è l´erede, si propone di custodire e valorizzare sempre di più quella porzione di storia.»