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Parco di Porto Conte: dopo mezzo secolo, seconda stagione di nidificazione del Falco Pescatore

Si è conclusa con successo anche la seconda stagione riproduttiva del falco pescatore all’interno del Parco di Porto Conte. Dopo la nascita di due piccoli nel corso del 2020, anche quest’anno tre nuovi piccoli sono nati e si sono involati. Un evento straordinario per tutta la Sardegna in quanto questo rapace non nidificava nell’isola da almeno mezzo secolo e che testimonia il buon operato dello staff del Parco impegnato in queste delicate attività di tutela e conservazione. L’importante evento, inoltre, porta con se anche la nascita di una qualificata collaborazione con i parchi toscani, quello nazionale dell'Arcipelago Toscano e quelli regionali della Maremma e di Migliarino San Rossore che già da anni si occupano di aumentare l’areale di nidificazione del falco pescatore nella penisola. Visto l’evento straordinario verificatosi in Sardegna i parchi toscani hanno chiesto al Parco regionale di Porto Conte e al Parco nazionale dell’Asinara di entrare a far parte di un progetto di rilievo internazionale che mira a favorire ed estendere l’areale di nidificazione del falco pescatore.

Un’importante partnership per unire le migliori energie e competenze a favore del falco pescatore. Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro operativo al quale era presente, in qualità di coordinatore del gruppo di lavoro ed esperto, Giampiero Sammuri presidente del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano e anche presidente di Federparchi, accompagnato dal responsabile scientifico del progetto lo zoologo Andrea Sforzi direttore del museo di storia naturale della Maremma. All’incontro erano presenti, oltre che il direttore del Parco di Porto Conte e Area marina protetta Capo Caccia – Isola Piana Mariano Mariani, anche i membri del tavolo tecnico interno al Parco composto dai tecnici ornitologi Danilo Pisu e Antonio Torre, dal referente regionale Lipu Franscesco Guillot e dal veterinario del centro recupero animali in difficoltà di Bonassai Marco Muzzeddu (agenzia Forestas).Un altro incontro si è invece svolto a Porto Torres presso la sede del Parco nazionale dell’Asinara alla presenza del direttore Vittorio Gazale e della Commissaria Gabriela Scanu preceduto da un sopralluogo sull’isola.

Il progetto prevede un orizzonte temporale di attività di un triennio nel corso del quale verranno messe in campo diverse attività, tra le quali monitoraggio, collaramento e posizionamento gps, posizionamento di telecamere per il monitoraggio riproduttivo e realizzazione di nidi artificiali. A brevissimo inoltre verrà organizzato con la direzione generale dell’Assessorato regionale della difesa dell’Ambiente un incontro operativo per illustrare in maniera più dettagliati i contenuti del progetto e per condividere successive strategie che per ora coinvolgono il nord-ovest sardo al fine di estendere l’areale di studio e monitoraggio anche al comprensorio centro meridionale dell’isola.

 

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